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venerdì 7 novembre 2008

venerdì 1 agosto 2008

Siamo in modalità "VACANZA"

Riapriamo a settembre !!

venerdì 20 giugno 2008

Ecco perchè Babbo Natale può esistere!




Come prima cosa nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000 specie di organismi viventi ancora da classificare e, mentre la maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e germi, questo non esclude completamente l'esistenza di renne volanti, che solo Babbo Natale ha visto.

Secondo, ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però che Babbo Natale non tratta con bambini Musulmani, Indù, Buddisti ed Ebrei questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè circa 378 milioni. Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 98,1 milioni di locazioni. Si può presumere che ci sia almeno un bambino buono per famiglia. Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla rotazione della terra, assumendo che viaggi da Est verso Ovest. Questo porta ad un calcolo di 822,6 visite per secondo. Questo significa che, per ogni famiglia Cristiana con almeno un bambino buono, Babbo Natale ha circa un millesimo di secondo per:

a) Trovare parcheggio (cosa questa semplice, dato che può parcheggiare sul tetto e non ha problemi di divieti di sosta)

b) Saltare giù dalla slitta

c) Scendere dal camino

d) Riempire le calze

e) Distribuire il resto dei doni sotto l'albero di Natale

f) Mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione

g) Risalire dal camino

h) Saltare sulla slitta

i) Decollare per la successiva destinazione.

Assumendo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (che sappiamo essere falso, ma accettiamo per semplicità di calcolo), stiamo parlando di 1.248 Km per ogni fermata, per un viaggio totale di 120 milioni di Km. Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia a circa 1040 Km/sec, a 3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda spaziale Ulisse (la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena a 43,84 Km/sec, e una renna media a circa 30 Km/h. Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento:assumendo che ogni bambino riceva una scatola media di Lego (del peso di circa 1 Kg), la slitta porta circa 378.000 tonnellate, escludendo Babbo Natale (notoriamente soprappeso). Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa 150 Kg. Anche assumendo che una "renna volante" possa trainare 10 volte tanto, non è possibile muovere quella slitta con 8 o 9 renne, ne serviranno circa 214.000. Questo porta il peso, senza contare la slitta, a 575.620 tonnellate. Per comparazione, questo è circa 4 volte il peso della nave Queen Elizabeth II. Sicuramente, 575.620 tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040 Km/sec generano un'enorme resistenza. Questa resistenza riscalderà le renne allo stesso modo di una astronave che rientra nell'atmosfera. Il paio di renne di testa assorbirà 14,3 quintilioni di Joule per secondo. In breve si vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio di renne e creando assordanti onde d'urto (bang) soniche. L'intero team verrà vaporizzato entro 4,26 millesimi di secondo.

CONCLUSIONE : Babbo Natale c'era, ma ora è morto!!

domenica 8 giugno 2008

CENA DI CLASSE 05-06-08

LA CENA DI CLASSE DEL 05-06-08 E' FINITA CON UN FINALE A SORPRESA, UNA TORTA ENORME.





CON UNO STRATO DI CIOCCOLATO SOPRA





GNAM GNAM

giovedì 22 maggio 2008

Gli INSETTI



Gli Insetti sono Artropodi dotati di capo, torace ed addome distinti, un solo paio di antenne ed un apparato boccale variamente modificato a seconda degli ordini; possiedono tre paia di zampe e originariamente due paia di ali, essendo gli unici invertebrati in grado di volare. L'esoscheletro è costituito dall'alternanza di regioni rigide, gli scleriti, e zone membranose più morbide, una disposizione che rende l'animale allo stesso tempo flessibile, leggero, praticamente impermeabile all'acqua e più protetto dai predatori. Il sistema circolatorio è di tipo aperto, e la respirazione, nelle forme terrestri, avviene tramite le trachee, un sistema di canali che porta l'ossigeno sino ai tessuti, mentre in quelle acquatiche tale funzione è esplicata dalle branchie. La gran parte degli Insetti possiede occhi semplici od ocelli ed occhi composti, chemiorecettori sulle antenne ed intorno alla bocca e peli tattili. Tra gli Insetti, esistono differenze morfologiche tali da consentire la suddivisione della classe in numerosi ordini, molte dei quali è presente in Italia.




EVOLUZIONE


Gli Insetti sono noti sin dal Devoniano (circa 400 milioni di anni fa) ed hanno avuto origine, probabilmente all'inizio del Paleozoico, da Prosinfili (antenati degli attuali Collemboli).





ECOLOGIA


Gli Insetti hanno una posizione dominante nel Regno Animale, dovuta anche al fatto che sono gli unici invertebrati realmente in grado di volare. Tale capacità è un fattore molto importante per la dispersione, la ricerca del cibo e del partner e per sfuggire ai predatori. Altro grosso vantaggio è rappresentato dalle piccole dimensioni: gli individui di piccola taglia hanno bisogno di poco cibo e in gran numero possono occupare spazi limitati. Ad eccezione dei mari, gli Insetti hanno colonizzato praticamente tutti gli ambienti della Terra anche quelli impossibili per altre forme di Metazoi. Molte specie presentano complessi livelli di socialità e molte altre effettuano cure parentali.

RIPRODUZIONE


Tutti gli Insetti hanno sessi separati: in alcuni casi, come le lucciole, l'accoppiamento è preceduto da rituali di corteggiamento spesso abbastanza complessi. La fecondazione è interna, in alcuni casi avviene tramite spermatofore. La deposizione delle uova viene effettuata in posti riparati e in luoghi in cui le larve possono trovare cibo. Nei Dipluri lo sviluppo può essere diretto (attraverso diverse mute), nelle cavallette la metamorfosi è graduale (attraverso vari stadi ninfali) mentre nelle farfalle e nelle api la metamorfosi è completa (attraverso vari stadi larvali e una pupa). La metamorfosi completa è un altro fattore che ha favorito l'evoluzione perché larve e adulti spesso occupano nicchie ecologiche diverse, sfruttano cioè risorse alimentari differenti. La durata del ciclo di sviluppo degli Insetti può variare da poche ore ad alcuni anni. Gli adulti vivono, in genere, meno delle larve, spesso solo il tempo necessario per riprodursi.


Fonte--->http://www.musei.unina.it/Zoologia/4.2.2.4.1.htm

Gli ACARI DELLA POLVERE



Introduzione

Non si vedono, non si sentono, non pungono, ma sono con noi a migliaia, a milioni. Sono gli Acari della polvere, una delle principali cause di allergia respiratoria (nella Provincia di Belluno sono responsabili del 47 % della patologia allergica respiratoria).

Che la polvere di casa contenesse allergeni che causano l'asma fu suggerito per la prima volta nel 1921. Tuttavia, la relazione fra acari ed allergia alla polvere di casa venne stabilita in modo definitivo solo nel periodo dal 1962 al 1969 grazie agli studi di Voorhorst, Spieksma-Boezeman M.I.A. e Spieksman F.Th.M.

Gli acari sono fra gli esseri viventi più antichi sulla terra; essi possono vivere e crescere in ambienti differenti come le piante, i fiori, gli animali, l'uomo, la terra, sui laghi e sull'acqua salata, nelle case e nei rifiuti organici, nei materassi, nei libri etc.

Gli acari sono piccoli artropodi, appartenenti a diverse specie. Le specie che sono in modo particolare correlate all'asma sono collettivamente chiamate "acari della polvere di casa", poichè hanno il loro habitat permanente nell'ambiente domestico.


Le loro dimensioni sono di circa 200-300 micron, cioè all'incirca 1/4 di millimetro, per cui non possono essere visti ad occhio nudo, ma soltanto con una forte lente di ingrandimento o, meglio, al microscopio. Il maschio è leggermente più piccolo della femmina.

La dura pelle chitinosa è translucida consentendo agli organi interni e all'emolinfa di impartire un aspetto complessivamente bianco-cremoso al corpo, con qualche chiazza isolata giallo pallido. Le aree sclerotizzate, quali le zampe e la testa degli adulti completamente sviluppati, sono decisamente più pigmentate con un colore rosso-bruno che spicca sul resto del corpo. L'aspetto più sorprendente ed esteticamente piacevole della pelle è la presenza di un disegno scolpito che assomiglia a quello delle impronte digitali.

Fonte--->http://www.medicina.it/generale/allerg/acari.htm

GLI SCORPIONI



Caratteristiche generali
L'aspetto generale degli aracnidi che compongono l'ordine degli scorpioni è familiare a molti. Si riconoscono immediatamente dai pedipalpi molto sviluppati, costituenti chele robuste, e dalla coda formata dagli ultimi 5 segmenti dell'addome e terminante con un aculeo collegato a ghiandole velenifere. Il timore che si ha degli scorpioni è sovente sproporzionato alla loro reale pericolosità, questo soprattutto per ciò che concerne le specie europee. Fra queste solamente il Buthus occitanus, che però non si riscontra in Italia, può provocare disturbi di un certo rilievo, e perfino la morte quando la vittima è una persona debole. Spesso la puntura di questo scorpione provoca un arrossamento e un gonfiore locale, ma talora possono sopravvenire vomito, convulsioni e delirio che però scompaiono in breve tempo. Le specie tropicali sono sovente molto più pericolose, soprattutto quelle del genere Centrurus del Messico e diversi Buthus africani, la cui puntura è spesso mortale. Il veleno degli scorpioni è un liquido che trasparente che paralizza il sistema nervoso. Gli scorpioni si possono trovare sotto i sassi o la corteccia del legno, nei buchi delle muraglie e in altri luoghi oscuri. Essi non attaccono mai l'uomo, ma lo pungono se si credono minacciati. Gli scorpioni sono predatori. Si nutrono di animaletti che cacciano o che incontrano, avvertendone la presenza mediante il tatto piuttosto che con la vista, la quale è assai modesta: esso incurvando la coda sul dorso, punge la sua vittima con l'aculeo velenifero.


Fonte--->http://www.animalinelmondo.com/animali/invertebrati/573/scorpione.html