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giovedì 22 maggio 2008

Gli INSETTI



Gli Insetti sono Artropodi dotati di capo, torace ed addome distinti, un solo paio di antenne ed un apparato boccale variamente modificato a seconda degli ordini; possiedono tre paia di zampe e originariamente due paia di ali, essendo gli unici invertebrati in grado di volare. L'esoscheletro è costituito dall'alternanza di regioni rigide, gli scleriti, e zone membranose più morbide, una disposizione che rende l'animale allo stesso tempo flessibile, leggero, praticamente impermeabile all'acqua e più protetto dai predatori. Il sistema circolatorio è di tipo aperto, e la respirazione, nelle forme terrestri, avviene tramite le trachee, un sistema di canali che porta l'ossigeno sino ai tessuti, mentre in quelle acquatiche tale funzione è esplicata dalle branchie. La gran parte degli Insetti possiede occhi semplici od ocelli ed occhi composti, chemiorecettori sulle antenne ed intorno alla bocca e peli tattili. Tra gli Insetti, esistono differenze morfologiche tali da consentire la suddivisione della classe in numerosi ordini, molte dei quali è presente in Italia.




EVOLUZIONE


Gli Insetti sono noti sin dal Devoniano (circa 400 milioni di anni fa) ed hanno avuto origine, probabilmente all'inizio del Paleozoico, da Prosinfili (antenati degli attuali Collemboli).





ECOLOGIA


Gli Insetti hanno una posizione dominante nel Regno Animale, dovuta anche al fatto che sono gli unici invertebrati realmente in grado di volare. Tale capacità è un fattore molto importante per la dispersione, la ricerca del cibo e del partner e per sfuggire ai predatori. Altro grosso vantaggio è rappresentato dalle piccole dimensioni: gli individui di piccola taglia hanno bisogno di poco cibo e in gran numero possono occupare spazi limitati. Ad eccezione dei mari, gli Insetti hanno colonizzato praticamente tutti gli ambienti della Terra anche quelli impossibili per altre forme di Metazoi. Molte specie presentano complessi livelli di socialità e molte altre effettuano cure parentali.

RIPRODUZIONE


Tutti gli Insetti hanno sessi separati: in alcuni casi, come le lucciole, l'accoppiamento è preceduto da rituali di corteggiamento spesso abbastanza complessi. La fecondazione è interna, in alcuni casi avviene tramite spermatofore. La deposizione delle uova viene effettuata in posti riparati e in luoghi in cui le larve possono trovare cibo. Nei Dipluri lo sviluppo può essere diretto (attraverso diverse mute), nelle cavallette la metamorfosi è graduale (attraverso vari stadi ninfali) mentre nelle farfalle e nelle api la metamorfosi è completa (attraverso vari stadi larvali e una pupa). La metamorfosi completa è un altro fattore che ha favorito l'evoluzione perché larve e adulti spesso occupano nicchie ecologiche diverse, sfruttano cioè risorse alimentari differenti. La durata del ciclo di sviluppo degli Insetti può variare da poche ore ad alcuni anni. Gli adulti vivono, in genere, meno delle larve, spesso solo il tempo necessario per riprodursi.


Fonte--->http://www.musei.unina.it/Zoologia/4.2.2.4.1.htm

Gli ACARI DELLA POLVERE



Introduzione

Non si vedono, non si sentono, non pungono, ma sono con noi a migliaia, a milioni. Sono gli Acari della polvere, una delle principali cause di allergia respiratoria (nella Provincia di Belluno sono responsabili del 47 % della patologia allergica respiratoria).

Che la polvere di casa contenesse allergeni che causano l'asma fu suggerito per la prima volta nel 1921. Tuttavia, la relazione fra acari ed allergia alla polvere di casa venne stabilita in modo definitivo solo nel periodo dal 1962 al 1969 grazie agli studi di Voorhorst, Spieksma-Boezeman M.I.A. e Spieksman F.Th.M.

Gli acari sono fra gli esseri viventi più antichi sulla terra; essi possono vivere e crescere in ambienti differenti come le piante, i fiori, gli animali, l'uomo, la terra, sui laghi e sull'acqua salata, nelle case e nei rifiuti organici, nei materassi, nei libri etc.

Gli acari sono piccoli artropodi, appartenenti a diverse specie. Le specie che sono in modo particolare correlate all'asma sono collettivamente chiamate "acari della polvere di casa", poichè hanno il loro habitat permanente nell'ambiente domestico.


Le loro dimensioni sono di circa 200-300 micron, cioè all'incirca 1/4 di millimetro, per cui non possono essere visti ad occhio nudo, ma soltanto con una forte lente di ingrandimento o, meglio, al microscopio. Il maschio è leggermente più piccolo della femmina.

La dura pelle chitinosa è translucida consentendo agli organi interni e all'emolinfa di impartire un aspetto complessivamente bianco-cremoso al corpo, con qualche chiazza isolata giallo pallido. Le aree sclerotizzate, quali le zampe e la testa degli adulti completamente sviluppati, sono decisamente più pigmentate con un colore rosso-bruno che spicca sul resto del corpo. L'aspetto più sorprendente ed esteticamente piacevole della pelle è la presenza di un disegno scolpito che assomiglia a quello delle impronte digitali.

Fonte--->http://www.medicina.it/generale/allerg/acari.htm

GLI SCORPIONI



Caratteristiche generali
L'aspetto generale degli aracnidi che compongono l'ordine degli scorpioni è familiare a molti. Si riconoscono immediatamente dai pedipalpi molto sviluppati, costituenti chele robuste, e dalla coda formata dagli ultimi 5 segmenti dell'addome e terminante con un aculeo collegato a ghiandole velenifere. Il timore che si ha degli scorpioni è sovente sproporzionato alla loro reale pericolosità, questo soprattutto per ciò che concerne le specie europee. Fra queste solamente il Buthus occitanus, che però non si riscontra in Italia, può provocare disturbi di un certo rilievo, e perfino la morte quando la vittima è una persona debole. Spesso la puntura di questo scorpione provoca un arrossamento e un gonfiore locale, ma talora possono sopravvenire vomito, convulsioni e delirio che però scompaiono in breve tempo. Le specie tropicali sono sovente molto più pericolose, soprattutto quelle del genere Centrurus del Messico e diversi Buthus africani, la cui puntura è spesso mortale. Il veleno degli scorpioni è un liquido che trasparente che paralizza il sistema nervoso. Gli scorpioni si possono trovare sotto i sassi o la corteccia del legno, nei buchi delle muraglie e in altri luoghi oscuri. Essi non attaccono mai l'uomo, ma lo pungono se si credono minacciati. Gli scorpioni sono predatori. Si nutrono di animaletti che cacciano o che incontrano, avvertendone la presenza mediante il tatto piuttosto che con la vista, la quale è assai modesta: esso incurvando la coda sul dorso, punge la sua vittima con l'aculeo velenifero.


Fonte--->http://www.animalinelmondo.com/animali/invertebrati/573/scorpione.html

mercoledì 21 maggio 2008

I RAGNI


Spesso inseriti nelle schiere delle “ bestiacce moleste” delle nostre case, i ragni sono animali straordinari e molto interessanti, che meriterebbero senz’altro un po’ di attenzione.

Innanzi tutto i Ragni non sono Insetti, ma appartengono ad un gruppo proprio: la Classe degli Aracnidi. L'Ordine degli Aranei comprende anche gli Opilioni e gli Scorpioni. Animali antichissimi, sono stati tra le prime creature comparse sulla terraferma e tra le prime a popolare le foreste primordiali, milioni di anni prima della comparsa degliù Anfibi e dei Rettili.

Al giorno d’oggi se ne conoscono circa 35.000 specie, diffuse in quasi tutti gli ambienti della terra.

Come tutti gli Aracnidi, anche i Ragni possiedono otto zampe, carattere questo che li distingue subito, ad una prima occhiata dagli Insetti, che invece ne hanno sei.

Carnivori e predatori, possiedono due appendici articolate davanti alla bocca, con cui afferrano la preda, i cheliceri; con queste il ragno inietta nel corpo della malcapitata vittima un veleno paralizzante che ne liquefa gli organi interni. Sebbene raramente, questo veleno può essere irritante o doloroso anche per l’uomo.

La caratteristica che forse più delle altre ha reso famosi i ragni, è la capacità di secernere la seta. Questa, secreta da ghiandole speciali che si trovano nella parte posteriore del corpo, è molto resistente e oltre che per la costruzione delle celebri ed elaborate ragnatele che alcune specie utilizzano per cacciare, è utilizzata dall’animale per avvolgere le prede, per immagazzinarle, per costruire tane e per tessere bozzoli in cui proteggere le uova.

Le ragnatele sono trappole perfette e eccellenti, usate soprattutto per la cattura di insetti volanti, che non vedendole ci finiscono dentro. Delicate e resistenti, vengono tessute tramite i filieri, organi dell’addome da cui fuoriesce il filo di seta.

In Italia sono tessitori comuni il Ragno crociato ( Araneus diadematus ), la spendida Argiope fasciata, dall’addome giallo e nero, o la Zygiella , comune in estate.

Non tutte le specie costruiscono le tele per procurarsi il cibo: molti ragni infatti sono attivi cacciatori ed inseguono o tendono agguati ad insetti o ad altri invertebrati. E’ questo il caso dei “ragni saltatori”, dei mimetici “ragni-granchio”, che attendono le api appostati nelle corolle dei fiori, o delle tarantole, diffuse anche nei nostri giardini.

Il morso di alcune specie, sebbene raramente, può risultare pericoloso anche per l’uomo: è il caso, per esempio, delle famigerate vedove nere. In Italia esiste un rappresentante di questo genere (Latrodectes), è la Malmignatta ( Latrodectes tredecimguttatus ), ben riconoscibile per il colore nero e l’addome punteggiato di rosso. Il suo morso, sebbene meno pericoloso di quello della cugina americana, può essere molto doloroso.

Caso unico è il Ragno palombaro ( Argyroneta aquatica ), che passa la propria vita sott’acqua: esso costruisce una tela subacquea, a forma di campana, nella quale trasporta e intrappola bolle d’aria, portate in acqua sfruttando la peluria del dorso; finisce così per crearsi un habitat con riserva d’aria in cui vivere. Questo ragno, che si nutre di invertebrati e di avannotti, sebbene difficile da vedere, vive anche negli stagni delle nostre campagne.



Fonte--->http://www.anisn.it/scuola/100animali/ragni/

sabato 17 maggio 2008

Frattale

Cosa è un frattale?


La definizione più semplice e intuitiva lo descrive come una figura geometrica in cui un motivo identico si ripete su scala continuamente ridotta. Questo significa che ingrandendo la figura si otterranno forme ricorrenti e ad ogni ingrandimento essa rivelerà nuovi dettagli. Contrariamente a qualsiasi altra figura geometrica un frattale invece di perdere dettaglio quando è ingrandito, si arricchisce di nuovi particolari.

La costruzione dei frattali, invece, non si basa su di un'equazione, ma su un algoritmo. Ciò significa che si è in presenza di un metodo, non necessariamente numerico, che deve essere utilizzato per disegnare la curva. Inoltre, l'algoritmo non è mai applicato una volta sola: la procedura è iterata un numero di volte teoricamente infinito: ad ogni iterazione, la curva si avvicina sempre più al risultato finale (per approssimazione), e dopo un certo numero di iterazioni l'occhio umano non è più in grado di distinguere le modifiche (oppure l'hardware del computer non è più in grado di consentire ulteriori miglioramenti): pertanto, quando si disegna concretamente un frattale, ci si può fermare dopo un congruo numero di iterazioni.

Alla base dell’auto-similarità sta una particolare trasformazione geometrica chiamata omotetia che permette di ingrandire o ridurre una figura lasciandone inalterata la forma. Un frattale è un ente geometrico che mantiene la stessa forma se ingrandito con una omotetia opportuna, detta omotetia interna.

mercoledì 14 maggio 2008

Leggo sempre Primaccì!


E se lo dice Bart Simpson!

Voi invece lo leggete sempre? Commentate il blog e rispondete al sondaggio!

venerdì 9 maggio 2008

Dimostrazione scientifica!!

FINALMENTE ABBIAMO LA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICA CHE NON E' COLPA DEGLI STUDENTI SE QUESTI NON RIESCONO A PASSARE GLI ESAMI........IL PROBLEMA E' CHE L'ANNO HA SOLAMENTE 365 GIORNI!!!

Tipico anno per uno studente.
1) DOMENICHE. Ci sono 52 domeniche in un anno, sapete bene che la domenica si riposa... 365-52=313 giorni rimanenti.
2) VACANZE ESTIVE. Per circa 75 giorni fa veramente molto caldo e studiare è difficile. 313-75=238 giorni rimanenti.
3) DORMIRE. 8 ore al giorno di sonno, fanno (365 x 8 / 24 = 120 giorni circa) 238-120=118 giorni rimanenti.
4) SPORT. 1 ora al giorno per praticare sport fa bene alla salute! (365 x 1 / 24 =16 giorni circa) 118-16=102 giorni rimanenti.
5) MANGIARE. 2 ore al giorno per mangiare-masticando per bene! (365 x 2 / 24 =31 giorni circa) 102-31=71 giorni rimanenti.
6) RELAZIONI. 1 ora per le chiacchiere - l'uomo è un animale socievole! (365 x 1 / 24 = 16giorni circa) 71-16=55 giorni rimanenti.
7) ESAMI. Ogni anno ci sono almeno 30 giorni in cui si danno esami - non si studia! 55-30=25 giorni rimanenti.
8) MALANNI. Una persona normale passa circa 10 giorni all'anno in cui non si sta molto bene. 25-10=15 giorni rimanenti.
9) FESTIVITA'. Pasqua, Pasquetta, Pentecoste, Ferragosto, 1° Maggio, Liberazione, Repubblica, Natale, S.Stefano, S.Silvestro, Capodanno, Immacolata, Ognissanti. Totale 13. 15-13=2 giorni rimanenti.
10) ONOMASTICO. Non vorrai studiare il giorno del Tuo onomastico!!! 2-1=1 giorno rimanente.
11) COMPLEANNO...quel giorno è quello del tuo compleanno: Come puoi anche solo pensare di studiare quel giorno?!?!?!

Bilancio definitivo: 0 giorni rimanenti.


Se hai passato l´esame: complimenti, deve essere stata davvero dura!!!
Se non hai passato l´esame: non ti preoccupare, è normale!!!